Dipendenza Affettiva
Dipendenza Affettiva
Quando mettiamo al primo posto i bisogni dell’altro e quando la nostra individualità viene soffocata dall’altro stiamo parlando di dipendenza affettiva, detta anche love addiction.
Quando ci innamoriamo di qualcuno, soprattutto nella fase iniziale, la nostra attenzione è focalizzata totalmente sull’altra persona.
“La persona che amo per me è speciale, da quando lo conosco ha preso un posto importante nella mia vita, non riesco più a fare a meno di lui!”
La relazione appena nata è investita da un carico di energia molto alto: si tende ad enfatizzare la storia, e le emozioni che abbiamo provato, per poterlo anche raccontare alle persone a noi care. Ci si sente spesso euforici quando le cose vanno bene e l’umore però inizia a cadere in basso quando le cose vanno male.
E’ come se fosse una vera dipendenza da questa persona, si diventa “ossessionati” da lui, si prova un forte desiderio di trascorrere la maggior parte del nostro tempo con quella persona, non solo sessualmente, ma soprattutto emotivamente.
Quando non si è in presenza della persona di cui ci siamo innamorati non riusciamo a fare a meno di pensarla tutto il giorno, tutta la notte, in qualsiasi azione o cosa che facciamo durante la giornata.
Quando l’amore diventa una Dipendenza Affettiva?
La Dipendenza Affettiva è una patologia che è stata presa in considerazione solamente nel DSM-I e non è stata presa più in considerazione nei successivi aggiornamenti, ma tuttavia questo disturbo merita attualmente un’attenzione particolare in quanto interessa un’enorme raggio della popolazione.
La personalità dipendente sente fortemente il bisogno di essere sostenuto ed accudito, proiettandola verso una visione di sottomissione e dipendenza, poiché ha paura di essere abbandonato (separazione). Ha difficoltà a prendere delle decisione e quindi si avvale continuamente del parere degli altri chiedendo consigli per avere in cambio un senso di rassicurazione emotiva e di accettazione.
Spesso ha paura di esprimere quello che sente perché teme di perdere approvazione e riconoscimento dalla persona amata ed è disposto a fare qualsiasi cosa pur di non separarsi. Sente di essere incapace di occuparsi di se stesso e quindi è abituato a spostare le responsabilità della sua vita ad altri e se termina una relazione amorosa provvede a ricercare impellentemente un altro partner per avere nuovamente la certezza di non essere lasciato solo.
Infatti l’emozione che più sente in assoluto è la paura, o meglio l’angoscia, in quanto vive quella sensazione di rimanere solo. La personalità dipendente è come se avesse un rapporto simbiotico con la persona amata e spesso è anche difficile tracciare i confini tra l’una e l’altra.

Quando un amore può essere definito maturo?
Spesso l’amore che vive un dipendente affettivo è un amore immaturo poiché all’interno della relazione non vi è una crescita personale, dove i bisogni e i desideri dell’uno si confondono e si plasmano con l’altro, quando a mandare avanti la relazione esistono sentimenti come la gelosia, la possessione, la preoccupazione e la mancanza di fiducia.
Come invece sostenuto da Kernberg (1985) un amore sessuale maturo si può vivere quando ci sono fattori che si integrano tra di loro come la tenerezza, una forma matura di idealizzazione dell’altro e una passionalità autentica nel rapporto.
Una relazione matura può essere vissuta cercando di vivere l’amore e l’intimità con quella persona in maniera profonda senza avere sempre sul collo la paura di separazione, solitudine e sovrapposizione.
E’ importante per la persona che si riconosce in questa descrizione sapere di poter chiedere aiuto e svolgere un percorso psicoterapeutico, che l’aiuti a recuperare la sua autonomia, le sue energie e la sua individualità.
“Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l’altro se ne serva per affermare la sua forza”
Cesare Pavese